La quarantena procede, e con lei anche le mie letture, seppur con tanta fatica.

Il libro è stato pubblicato la prima volta nel 1946. Si parla di razzismo, della difficoltà per le persone di colore a vivere, come se già dalla nascita fossero ghettizzate, come se la loro vita fosse già scritta.

Lutie Johnson è una donna molto bella, costretta ad allontanarsi dal marito, che non trova lavoro, e dal figlio piccolo per andare a lavorare come domestica. Questa decisione avrà ripercussioni su tutta la sua vita. Da quella matrimoniale a quella lavorativa, a quella di genitore.

Lutie è una donna onesta, grande lavoratrice, il cui unico desiderio è quello di allontanarsi dalla strada in cui vive, di dare un futuro degno al figlio Bube. La sua ossessione per il denaro la porta ad allontanarsi da lui. Si ritroverà ad affrontare situazioni poco piacevoli, ci sono persone che la desiderano intensamente ma lei non si piega.

Il finale mi ha lasciato davvero con l’amaro in bocca, non me l’aspettavo, sicuramente mi aspettavo un finale diverso.

La cosa che più mi è piaciuta è la scrittura. Talmente bella che mentre leggevo vedevo tutto nella mia testa, come se stessi guardando un film al cinema!

 

Spero stiate bene e che stiate al sicuro! Vi abbraccio!!