Come sapete ho deciso di dedicarmi anche alle graphic novel e questo splendido libro l’ho trovato su instagram, ne ho sentito parlare da alcuni profili che seguo ed ho deciso di provare a leggerlo.

E che dire? Dico che dover aspettare l’anno prossimo per il secondo volume è davvero un’ingiustizia, come direbbe un celebre puffo.

In questa graphic novel si parla di olocausto, la malattia e la morte.

Karen è una bambina di 10 anni, siamo ad Upton Chicago nel 1968, vive con la madre e il fratello. E’ una bimba definita strana perché ama i mostri e i film horror, li ama talmente tanto che si identifica proprio in loro.
Un giorno al rientro da scuola scopre che la sua cara vicina è morta suicida, ma lei ci crede poco. Nonostante la sua giovane età, alcune cose, qualche dinamica non la convincono.
Decide di investigare a modo suo e scopre che Anka, la sua vicina, è una sopravvissuta all’olocausto, scopre anche un legame tra lei e suo fratello, che pare avere un segreto oscuro.

La storia la leggiamo da diario disegnato di Karen infatti le tavole sono disegnate su dei fogli a righe.

Una graphic novel potente, con tavole molto belle.
Il libro è poco maneggevole perché è molto grosso e pesante, ma la sia ‘pesantezza’ richiama appieno la difficoltà di vivere dei suoi personaggi.

Ve lo consiglio vivamente!! Io intanto attendo trepidante il prossimo volume!