i-miserabili

Vero o falso che sia, ciò che si dice degli uomini ha tanta importanza nella loro vita e soprattutto nel loro destino quanta ne hanno le loro azioni.

Essere un santo è l’eccezione; essere giusto è la regola. Sbagliate, mancate, peccate ma siate giusti.

“Insegnate quante più cose potete agli ignoranti. E’ una colpa della società quella di non istruire gratuitamente: essa è la responsabile del male che cagiona”.

“Il bello è utile quanto l’utile” e aggiunse dopo una pausa “forse anche di più”.

Temiamo invece noi stessi. I pregiudizi sono i veri ladri, i vizi sono i veri assassini. I grandi pericoli sono dentro di noi. Che importa ciò che minaccia la nostra testa o la nostra borsa? Guardiamoci soltanto da ciò che minaccia la nostra anima.

Bisogna concedere qualche cosa a quelli che sono in basso, ai presenti, a quelli che sudano il loro pane, ai miserabili. Perciò diamogli da bere le leggende, le chimere, l’anima, l’immortalità, il paradiso, le stelle, inghiottono tutto. E’ il loro companatico. Chi non ha niente ha il buon Dio: Non c’è nessun male e io non mi oppongo affatto, ma per me tengo il mio Naigeon! Il buon Dio è per il popolo.

“Voglio dire che l’uomo ha un tiranno, l’ignoranza”.

“La conoscenza è una certa quantità di scienza innata che possediamo in noi stessi.”

Distruggere un abuso non basta, bisogna modificare i costumi.

“sì, le brutalità del progresso si chiamano rivoluzioni”.

Il mondo confonde le stelle disegnate dai piedi delle anatre sul fango con le vere stelle che brillano nella profondità del cielo.

perché un carattere, come una roccia, può essere perforato da una continua goccia d’acqua. E quei solchi sono incancellabili, indistruttibili.

L’anima dei giusti nel sonno contempla un cielo misterioso.

“Non parliamo a casaccio, ne troppo presto, meditiamo, se vogliamo essere brillanti.”

Le braccia delle madri sono fatte di tenerezza e i bimbi vi dormono profondamente.

Un buon sindaco è utile. Non ci si deve ritirare quando si può far del bene.

Ricordatevi, amici miei: non esistono cattive erbe, ne cattivi uomini, esistono soltanto dei cattivi coltivatori.

Si trovano diamanti soltanto nelle tenebre della terra: si trovano le verità soltanto nelle profondità del pensiero.

Grazie al cielo, i popoli sono grandi anche senza le lugubri avventure della spada.

Spesso, battaglia perduta, progresso conquistato. Meno gloria più libertà

Una piccina senza bambola è quasi disgraziata e infelice come una donna senza figli.

Niente chiude il cuore come la simmetria. Perché la simmetria è la noia, e la noia è il fondo stesso del lutto. La disperazione sbadiglia. Si può sognare qualcosa di più terribile di un inferno in cui ci si annoierebbe?

I fanciulli accettano subito familiarmente la gioia e la felicità, essendo essi naturalmente felicità e gioia.

I buoni pensieri hanno i loro abissi al pari dei cattivi.

Certe demolizioni si fanno, ed è bene, ma a condizione che siano seguite da ricostruzioni. In attesa studiamo le cose che non esistono più. E’ necessario conoscerle, non fosse che per evitarle.

L’uomo vive di affermazioni più ancora che di pane. Pensare, ecco il trionfo vero dell’anima.

La morale è uno sviluppo di verità. Contemplare conduce ad agire. L’assoluto deve esser pratico. Bisogna che l’ideale sia respirabile, potabile, mangiabile dallo spirito umano.

Una fede: ecco ciò che necessita l’uomo. Sventura a chi non crede in nulla.

Uomini, fate delle leggi finché vi pare, ma tenetele per voi.

Date a un essere l’inutile e toglietegli il necessario avrete il monello.

La maggior parte dei delitti dell’uomo incomincia dal vagabondaggio del fanciullo.

Respirando Parigi, si conserva l’anima.

Tutto sommato, per riassumere tutto in una parola, il monello è un essere che si diverte perché infelice.

Parigi fa più che la legge, fa la moda; Parigi fa più che la moda, crea l’abitudine.

Osare, è così che si crea il progresso.

Perché il genere umano vada avanti è necessario che vi siano, ai vertici, notevoli lezioni di coraggio.

Quei pieni nudi, quelle braccia nude, quegli stracci, quella ignoranza, quell’abiezione, quelle tenebre possono essere impiegate per la conquista dell’ideale.

“Il giorno è canaglia, non merita che un catenaccio ben chiuso. Le persone per bene illuminano il loro spirito quando lo zenoit illumina le stelle.

Il furto di un popolo on cade in prescrizione. Non si porta via una nazione come un fazzoletto.

La gioventù è la stagione delle pronte alleanze e delle rapide cicatrizzazioni.

La vita, la sventura, l’isolamento, l’abbandono, la povertà sono ampi di battaglia che hanno i loro eroi; eroi oscuri più grandi a volte degli eroi illustri.

Si declina, si scende, si passa, si crolla anche; senza accorgersene.

Leggere a voce alta è come affermare a se stessi ciò che si legge. Ci sono persone che leggono a voce altissima e pare diano la loro parola d’onore di quanto leggono.

I furbi del nostro secolo, si sono dati da se la qualifica di uomini di stato sebbene questa espressione, “uomo di stato” abbia finito col diventare un po’ un gergo.

Dire: gli uomini di stato, equivale qualche volta a dire: i traditori.

Un’armonia voluta controsenso, è spesso più onerosa di una guerra.

In tempo di rivoluzione, la miseria è contemporaneamente causa ed effetto: il colpo che batte le ritorna.

Se non ci fosse chi ama, il sole si spegnerebbe.

Nessuno è un bravo storico della vita palese, visibile, e pubblica dei popoli se nello stesso, in una certa misura, non è storico della loro vita sotterranea e nascosta; nessuno è un buon osservatore dell’interno se non sa esserlo tutte le volte che bisogna, anche dall’esterno.

Insegnare a leggere è accendere il fuoco, ogni sillaba è una scintilla.

Sapere è un viatico, pensare è cosa di prima necessità; la verità è nutrimento come il frumento.

Compiangiamo al pari degli stomaci, le menti che non si nutrono. Se c’è qualcosa di più commovente di un corpo agonizzante per mancanza di pane, è un anima che muore digiuna di luce.

L’amore non conosce mezze misure: o po salva.

E’ una strana pretesa degli uomini quella di volere che l’amore conduca da qualche parte.

I grandi pericoli hanno questo di bello: mettono in luce la fratellanza degli sconosciuti.

I grandi dolori portano la prostrazione e dissuadono dall’astinenza.

Il nostro cuore è così facile al raccapriccio e la vita umana è un tale mistero, che anche dopo un omicidio a vantaggio della civiltà, anche dopo un assassinio di liberazione, se pure ce ne sono, il rimorso di aver ucciso un uomo, supera la gioia di aver giovato all’umanità.

Il diritto comune si risolve nella protezione di tutti diffusa sul diritto di ciascuno; e la protezione di tutti a ciascuno si chiama fratellanza.

La parola è un soffio, e i fremiti delle intelligenze somigliano a quelli delle foglie.

La curiosità degli innamorati non si spinge mai troppo in là del loro amore.

Morire è nulla, non vivere è nulla.

 

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