“Mia moglie non se ne occupa – disse Carlo- le piace di più, nonostante le raccomandino il moto, di restare sempre in camera a leggere.” “Proprio come me, esclamò Leone, del resto che c’è di meglio che starsene la sera accanto al fuoco con un libro sotto il lume mentre il vento sbatte ai vetri. [] Non si pensa a niente, continuò lui, il tempo passa. Si viaggia, senza neppure muoversi, per paesi che ci pare di vedere, e il pensiero, correndo con l’immaginazione, fantastica in particolari o segue il filo delle avventure, confondendosi nei personaggi.”
Io mi stupisco che ai giorni nostri, disse Hamais, in un secolo di lumi, ci si ostini ancora a proibire uno svago intellettuale, inoffensivo, incentivo della morale e qualche volta perfino igienico; non è vero Dottore?
Non bisogna toccare gli idoli: un po’ della doratura ci resta attaccata alle mani.
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