Ascoltai il ticchettio delle gocce che cadevano dal nocciolo. Questo misura un tempo che non va dritto ma avanti e indietro, fa curve e tornanti, si arrotola, inventa, rimette in scena. E’ un tempo che non puoi misurare ne coi cronometri né con il più sofisticato astromacchinario. Il tempo tuo, misura la tua vita che è unica, e quindi è diverso dal mio e da quello di Gabriele il mio emerito cane.
Mi venne da pensare che anche noi eravamo pesciolini, e da un momento all’altro una grande pietra poteva calare sulla nostra vita, e noi non eravamo importanti per quella pietra, non contavamo nulla.
…ogni tana è una casa. Ogni buco un nido, ogni sasso sotto l’acqua è una casa, anche se non ha la targhetta col campanello, il numero di telefono e la porta col catenaccio.
La pietà del bosco ha coperto le ferite dello scavo
Le cose muoiono: questa è la prima cosa che non puoi cancellare, una volta che l’hai davvero scoperta. Le cose guariscono, le cose ricominciano, le cose tornano.
Ma la memoria non è fatta solo di giuramenti, parole e lapidi, è fatta di gesti che si ripetono ogni mattino nel nel mondo. E il mondo che vogliamo noi va salvato ogni giorno, nutrito, tenuto vivo. Basta mollare un attimo e tutto va in rovina.
Quello che volevo dalla politica, e non solo da quella, era già racchiuso in una frase: bisogna assomigliare alle parole che si dicono.
Aspettavo la fine del mondo. la mia arrivò, fischiando come un uragano (Apollinaire)
“C’è gente che dice che vuol lottare e poi confonde il fischio d’inizio della partita con quello dell’ultimo minuto e va a casa”
Ci hanno venduto, uno per uno. hanno venduto le nostre povere vite e la nostra storia, per fare una storia insieme agli altri, una storia finta, che non ha neanche un lieto fine, finisce nell’indifferenza er tutto e per tutti. Se gli servirà a far voti ci insulteranno pure.
Poi ebbi una visione, come l’esplosione di un altissimo fungo atomico di cretineria e le scorie ricadevano su ogni punto del nostro paese, affollate metropoli e sperdute lande, e l’effetto era un rincoglionimento totale, cosmico, indescrivibile. Nessuno aveva ancora capito che quell’elettrodomestico lì era il balcone dei beniti futuri. (consigliato da Marina)