Wow che libro!
Per me questa storia è divisa in due. Fino circa a metà ho davvero faticato, lasciandolo abbandonato per diversi giorni sul comodino. Oppure mi si chiudevano gli occhi dopo poche righe, ma dalla seconda metà è scattato qualcosa, e infatti, in due giorni l’ho finito.

Siamo negli Stati Uniti, a seguito di un colpo di stato, in cui cade la democrazia e da un giorno all’altro viene capovolto l’intero apparato sociale.
Le donne giovani e fertili vengono istruite perché possano compiere ‘la vita’ nelle case dei comandanti, dove le mogli o non sono fertili o sono ormai vecchie. Il loro unico compito è rimanere incinte, altrimenti verrebbero esiliate in colonie e marchiate come ‘nondonne’.

Le ancelle, e le donne in generale, non possono leggere, scrivere, fare domande, avere opinioni, avanzare pretese. Non possono uscire da sole, ma solo con altre ancelle per fare la spesa, o prelevate per andare, per esempio, dal medico.
E’ questa la vita di June, o meglio di Difred.

Come una delle ‘zie’ ripete , mentre vengono istruite, per loro sarà più dura perché ancorate alla vita passata, ai vizi che avevano prima. Per le future generazioni di ancelle sarà tutto più facile perché conosceranno solo quella vita.
Difred ci racconta la sua vita attuale di ancella, e spezzoni della sua vita passata, di suo marito, di sua figlia..

Meno male che è solo fantasia, che queste cose non accadono.. ma poi ci ho pensato, siamo sicuri che non accada? conosciamo tutte le culture del pianeta? anche dei villaggi più sperduti?
Sicuramente per noi occidentali è una cosa impensabile che le donne siano usate solo per la procreazione, senza poter leggere, guardare la televisione o semplicemente non poter mettere della crema sul viso o sulle mani.

Come spesso accade non tutto è perduto, e c’è sempre, chi, nell’ombra lavora e combatte perché le cose cambino, bisogna sperare ed essere anche un po’ fortunati.