l'immortale fidura della castiglione

La casa editrice Umberto Soletti mi ha inviato questo volume, e io non posso far altro che ringraziarli!!

All’inizio, lo ammetto, avevo storto il naso, perché i saggi e soprattutto i saggi storici non sono per niente il mio genere, non me li godo come vorrei, come farei con un romanzo. Non fanno per me, che ci posso fare?

Quando l’ho preso in mano mi sono trovata a leggere molte date, molti nomi di luoghi e di personaggi a me sconosciuti, che mi hanno disorientata. Vi avverto, non ricorderò tutti i nomi, le date o luoghi, ma cavolo che figura affascinante!!

Virginia Oldoini ( in Verasis poi) è una di quelle figure ( e credo ce ne siano molte come lei) che è stata dentro la storia, ma di cui purtroppo non si sa molto. E’ una di quelle figure che non si studiano a scuola (spero di non essere stata assente quel giorno ;) ) e che si scoprono per caso come è successo a me.

Non mi è molto chiaro il motivo, per cui in italia passi in sordina, mentre in Francia, da quanto ho capito, sia più conosciuta e passi anche alla “ribalta”.

Sto parlando di una donna che ha avuto conoscenze più o meno intime con personaggi dell’epoca, per buona parte dell’800, di grande importanza. Parliamo di Massimo D’Azeglio, Vittorio Emanuele II, Cavour, Napoleone III e molti altri.
Parlo di una donna, a quanto pare, di una bellezza straordinaria, con un gran gusto della moda (pare non mettesse mai lo stesso vestito due volte), una donna che ha aiutato il diffondere l’arte della fotografia.
Virginia è stata importante anche sul piano politico, nel vero senso della parola.
Ha considerato Parigi la sua seconda casa, o forse meglio dire tre, quattro case, come si è scoperto dopo la sua morte.

Come amante dei romanzi avrei lasciato per strada due date in più, e avrei approfondito le sue relazioni. Ma poi non sarebbe più stato un saggio, me ne rendo conto.

Se volete conoscere una donna molto interessante, che ha visto e fatto la storia dal 1837 al 1899, beh questa è la figura che fa per voi!
Una donna notevole, perché diciamolo: arrivare alla corte di Francia non era da tutti. Intelligente e che sapeva il fatto suo.

E’ stata davvero una bella scoperta. E se voleste, dopo questa lettura, approfondire ulteriormente il personaggio, nelle pagine finali del libro trovate tanti altri scritti, titoli di cortometraggi, film e opere teatrali.

Unica pecca, non del libro ma della storia, è che molti sue lettere, scritti, e altri suoi documenti siano spariti nel nulla. Chissà che fine avranno fatto!!

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