mi piace camminare sui tetti

La storia tratta le vicende di una famiglia alle prese con una vera e propria tragedia che li segnerà nel profondo, li dividerà e non sarà facile per loro restare a galla.

Il tutto è raccontato da Bruno, il fratello maggiore. Si vede solo il suo punto di vista, ma vi assicuro che basta.

Questa famiglia cerca di gestire un dolore troppo più grande di loro. Una spaccatura così profonda e così dolorosa che mi sono chiesta più di una volta come potrei io sopportarla.
Infatti loro non ci riescono. La madre sparisce per farsi curare una profondissima depressione, lasciando i figli, Bruno ed Emma, con la nonna che non potrà vivere per sempre.
Il padre, al posto di prendere in mano la situazione, sparisce rifacendosi una vita; intimando nel corso della storia, a Bruno, di non cercarlo più.
Uno zio troppo preso da se stesso, alla ricerca dell’investimento perfetto per diventare ricco.
I due ragazzi, si ritrovano, praticamente, a crescere da soli, aiutandosi tra di loro in qualche modo.

Un viaggio a ritroso in questa famiglia è un colpo al cuore. Questo è un romanzo, ma sono sicura che là fuori, ci siano famiglie che vivono un dramma, una vita simile.

Il riscatto prima o poi arriva, perché state pur certi, che prima o poi tornano.. ah se tornano…

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