Questo penso sia il volume più piccolo che io abbia mai letto.
Sono esattamente 53 pagine, direi all’incirca un’ora di lettura.

Credo si possa capire molto da queste pagine, io non amo particolarmente i racconti perché mi danno sempre una sensazione di incompiutezza. Un qualcosa che poteva essere ma non è stato.

Ma questo racconto no. Questo racconto è perfetto, l’ho definito un manuale di scrittura, perché non è facile racchiudere in così poche pagine un mondo.

Il Signor Mendel conosce tutti i libri! Tutti tutti!! Anche se, ovviamente, non li può aver letti tutti, lui li conosce. Sa dove trovarli, come, la casa editrice, l’autore, il costo.. sa tutto insomma, e aggiungo: beato lui!

Il Signor Mendel ha come ufficio ma un tavolo fisso in un bar. Arriva tutte le mattine, legge, scrive, studia e non si accorge mai di quello che gli succede attorno. Non sente i rumori, no si accorge nemmeno della guerra. Non si accorge che il cibo è di qualità inferiore, non sa nemmeno delle leggi razziali. Ed è questo che lo farà cadere purtroppo.
Cadrà e non si rialzerà più, perché qualcosa in lui si spezzerà irrimediabilmente.

I libri per lui sono davvero tutto, sono la vita e quando gli verrà tolta la possibilità di leggerli, per lui sarà devastante.

 

Io non posso far altro che consigliarvi questo racconto. In poche pagine troverete un mondo!